»LIMONOW«


von
Emmanuel Carrère



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Cosa pensa Limonov di Putin, Ucraina e Carrère

Rossana Miranda

Opinioni politiche dello stravagante protagonista del libro di Emmanuele Carrère e alcune indiscrezioni sul film girato dall'italiano Saverio Costanzo ...

Nato in Russia e cresciuto a Jarkov, territorio che oggi appartiene all’Ucraina, Eduard Limonovè passato da essere uno stravagante personaggio quasi sconosciuto a uno dei nomi più seguiti in Occidente grazie all’omonimo libro di Emmanuel Carrère, successo di vendite a livello mondiale. Dopo molte avventure negli Stati Uniti e in Francia, Limonov (che vuole dire «granata-acida») è tornato a Mosca una volta scomparsa l’Unione sovietica.

Territorio russo

In un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano spagnolo El Pais, una delle poche concesse negli ultimi anni, Limonov spiega la sua posizione sulla situazione in Ucraina e festeggia che la Russia sia tornata a dominare la Crimea: «Ventitré anni fa ho detto che la Crimea era terra russa, popolata da russi. Kiev ha ereditato dall’Ucraina sovietica molti territori che non erano suoi, che sono stati inclusi per comodità amministrativa, come Crimea o la provincia di Jarkov. Lì ho vissuto i miei primi 22 anni di vita e la conosco bene: si può camminare durante giorni senza sentire parlare ucraino», ha raccontato. E per non lasciare ombra di dubbio ha aggiunto: «La mia posizione è chiara: Crimea e la zona di Donbas sono terre russe. Così lo crediamo e così è».

Un’altra storia

Sulla situazione al sudest dell’Ucraina, lo scrittore sostiene che lì vivono russi e ucraini, ma quelli ucraini sono diversi da quelli che abitano all’ovest del Paese: «Le prime regioni ucraine occidentali si sono incorporate solo nel 1939 e le ultime nel 1945. Ovvero, loro non hanno vissuto tutta la storia con noi, vivevano con l’Impero austro-ungarico, con Polonia. È di quelle regioni che è arrivata l’ideologia che domina a Kiev e che ha vinto nel Euromaidan», ha detto.

Il futuro di Putin

«Chi vuole restaurare il comunismo è senza cervello. Chi non lo rimpiange è senza cuore». Con questa frase di Vladimir Putin Carrère comincia le pagine di «Limonov», il libro. Ma che pensaLimonov, il personaggio, del presidente russo?: «Se siamo d’accordo sul fatto che l’opposizione russa sta passando un brutto periodo, possiamo concludere che a Putin lo aspetta un futuro di splendore».

Il successo di Limonov

Sul libro di Carrère, che continua ad essere in testa nelle classifiche, è stato tradotto in più di 20 lingue e solo in Francia ha venduto 600 mila copie, Limonov ci tiene ha spiegare che non è un libro su di lui ma sul mito attorno a lui. «Sono contento, è un riconoscimento enorme. Quello che ha fatto Carrère per me è meglio di avere vinto un Nobel, è come avere fatto resuscitare uno scrittore morto dopo 20 anni. Come qualsiasi altra persona, scrittore o politico, aspiro ad essere conosciuto. Carrère ha guadagnato molti soldi, e incluso io ho già ricevuto qualcosa per un film che girerà Saverio Costanzo, che a Cannes ha comprato i diritti del libro. … Spero che vada bene, ovviamente, ma non sarò io ritrattato lì, ma il mito che si è creato. Certo, anche quello è buono per me», ha detto.


«Formiche», 30.06.2014

Eduard Limonow

Original:

Rossana Miranda

Cosa pensa Limonov di Putin, Ucraina e Carrère

// «Formiche» (it),
30.06.2014